Leggiamo e scriviamo narrativa del brivido e dell’irrazionale perché fantasticare intorno agli orrori della vita e dell’inconscio è del tutto umano.
Bambini rapiti, mostri che si aggirano nella notte a caccia delle nostre carni e del nostro sangue . Sono paure ataviche, che ci accompagnano dalla preistoria. Giocarci è sano, conviverci razionalmente un dovere. Ma crederci è malsano.
Quando le paure più ataviche collidono con la contemporaneità, diventano materiale elettorale e argomento politico, su cui oltretutto certi personaggi basano parte del loro successo. Gilet arancioni, negazionisti del Covid, cupi cospirazionisti di ogni genere…
Siamo di fronte a una pericolosa deriva mentale e sociale che si propaga a macchia d’olio. Esattamente ciò che le storie spaventose che amo tanto leggere e scrivere possono aiutarci a evitare, se prese per il verso giusto. Ne parlo in questo video della mia serie Broken Stories.
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